Scontro salvezza amaro per l’Osimo Stazione: sconfitta esterna 3-0 contro Villa San Martino

PESARO – Giornata da dimenticare per l’Osimo Stazione. Il Villa San Martino fa valere il fattore casa e batte 3-0 i ferrai, aggiudicandosi un importante scontro salvezza. Buono l’approccio in avvio dei biancoverdi, ma non è bastato per conquistare punti lontano dal Bernacchia. C’è subito da rimboccarsi le maniche e riprendere a lottare.

Partenza sprint per gli uomini di mister Michettoni che si riversano nella metà campo dei locali. Buone le trame, che non producono tuttavia azioni di rilievo. A passare in vantaggio, infatti, sono i padroni di casa al 33’ con il subentrato Giannelli che in girata trova l’incrocio dei pali alla sinistra dell’incolpevole Bottaluscio. Osimo Stazione non molla, si getta in avanti a caccia del pari. Ci prova Pesaresi, senza fortuna. Tutt’altra sorte, invece, per Ugolini che al 41’ trova il raddoppio. Si va negli spogliatoi sul 2-0.

Squadre di nuovo in campo nel secondo tempo e piove immediatamente sul bagnato: Lucio Tartaglia firma il 3-0 dopo appena 6 minuti di gioco. Ora la strada è tutta in salita. Qualche avvicendamento per i biancoverdi con l’obiettivo di cambiare l’inerzia, mentre il Villa San Martino rafforza la sua linea di centrocampo per arginare i possibili tentativi di forcing. Si procede speditamente verso il 90’ senza nulla, o quasi, da segnalare. Termina 3-0.

Una pagina da voltare in fretta, quella odierna. Reagire è l’unica soluzione. Forza ragazzi!

Tabellino di VILLA SAN MARTINO – OSIMO STAZIONE: 3-0

VILLA SAN MARTINO: Azzolini, Fabbri, Bonci (84’ Zaccarelli) , Ascani, Righi, Montanari, Balleroni (90’ Piccioni), Ugolini (65’ Marinelli), Messina (28’ Giannelli), Paoli, L. Tartaglia (90’ Pasini) . All. Pompei.
OSIMO STAZIONE: Bottaluscio, Ippoliti (53’ Giuliani), Coppi (75’ Caruso), Staffolani, Pizzuto (83’ Parissi), Rinaldi, Masi, Giri (65’ Gelli), Pesaresi (65’ Karalliu), Camilloni, Polenta. All. Michettoni.
ARBITRO: Lombi di Macerata.
RETI: 33’ Giannelli, 41’ Ugolini, 51’ L. Tartaglia.